La Colonia Lunare Horizon venne fondata dalla Lucheng Interstellar allo scopo di rilanciare l'esplorazione spaziale da parte degli uomini. Nella base era presente anche un gruppo di gorilla geneticamente modificati, sui quali venivano studiati gli effetti di una permanenza prolungata nello spazio.

Un gorilla in particolare dimostrò un rapidissimo sviluppo cerebrale in seguito alla terapia genetica, tanto che il dottor Harold Winston decise di occuparsi di lui in modo particolare, introducendolo ai misteri della scienza e ispirandolo con racconti sull'ingegnosità dell'uomo. Il giovane gorilla passava intere giornate ad assistere gli scienziati negli esperimenti e a osservare dalle finestre della colonia quel lontano mondo blu, che pareva promettergli infinite possibilità.

La sua vita venne sconvolta quando gli altri gorilla scatenarono una ribellione, uccidendo gli scienziati della missione e impossessandosi della colonia. Prendendo il nome del suo amato mentore, Winston costruì un razzo di fortuna e fuggì sulla Terra. A sua insaputa, l'Esemplare 8, un criceto con cui Winston aveva stretto amicizia e che aveva chiamato Hammond, sì unì al suo viaggio verso la Terra. Hammond atterrò in Australia e si stabilì con i Junker, Winston invece trovò una nuova casa in Overwatch, un'organizzazione che rappresentava tutto ciò che ammirava dell'umanità. Winston poteva finalmente vivere secondo gli eroici ideali che aveva appreso in gioventù.

In Overwatch, Winston sviluppò la tecnologia dell'acceleratore temporale che riuscì ad ancorare Tracer nel presente. Lui, Tracer e Genji superarono l'addestramento da agente insieme, e sempre insieme furono di supporto prima alla cattura di Maximilien, poi a quella del leader di Talon, Doomfist. Dopo la caduta di Overwatch, uno sconvolto Winston si ritirò in isolamento, sperando che un giorno sarebbe tornato il periodo d'oro degli eroi.

Poco dopo trasformò quella tristezza in azione. Dopo che Reaper riuscì a infiltrarsi nell'Osservatorio: Gibilterra in cerca della lista dei precedenti agenti di Overwatch, Winston riuscì a respingere l'agente di Talon e inviò un ordine di chiamata a raccolta per tutti i membri di Overwatch. Tracer fu la prima a rispondere e Winston si unì a lei a King's Row, dove insieme riuscirono ad eliminare un agente del Settore Zero e a riparare la Griglia, un'infrastruttura di importanza critica per gli omnic che vivevano lì.

Ispirato dal loro successo a Londra, Winston continuò a sperare che gli altri ex-agenti di Overwatch avrebbero risposto alla chiamata. Lui e Tracer partirono per una serie di missioni mentre aspettavano i loro vecchi compagni, riuscendo anche a vanificare un attacco di Widowmaker e Reaper al Museo di Overwatch a New York. Ma dopo un anno dalla chiamata, solo Mei si unì a loro nell'Osservatorio: Gibilterra. Dopo aver intercettato delle notizie di un attacco da parte del Settore Zero a Parigi, Winston capì che quella sarebbe stata l'ultima battaglia di Overwatch. La sua pazienza e la sua fede però non erano mal riposte, poiché Genji, Mercy, Echo, Brigitte e Reinhardt si unirono al combattimento.

Man mano che vecchi e nuovi agenti si fanno avanti per rispondere alla chiamata, Winston continua ad essere un faro di speranza per un futuro per il quale vale la pena combattere.